Il progetto è stato indirizzato alla trasformazione tecnologica e digitale, alla transizione verso il paradigma dell’economia circolare e alla sostenibilità energetica.

Oggetto principale del piano di investimento è stata l’acquisizione di un impianto produttivo ad elevata automazione ed alta flessibilità, per la lavorazione di lamiere tramite punzonatura, taglio e piegatura, dotato di funzionalità avanzate di integrazione ed interconnessione con le altre infrastrutture di fabbrica.
L’introduzione di questo impianto ha permesso di migliorare la flessibilità ed incrementare l’automazione nella produzione dei telai delle porte blindate, introducendo al contempo soluzioni tecnologiche avanzate, utili ad incrementare l’efficienza produttiva e la riduzione degli scarti dei materiali utilizzati.

Un’ulteriore linea di intervento ha altresì riguardato una serie di interventi sugli impianti di servizio aziendali, finalizzati a porre in atto strategie di riduzione dei consumi e di efficientamento nell’utilizzo delle risorse energetiche.
Nello specifico, l’azienda ha sostituito l’intero sistema di illuminazione dello stabilimento con corpi illuminanti a LED ed ha provveduto a smantellare l’impianto di riscaldamento a caldaia con un sistema a pompa di calore, ottenendo una drastica riduzione dei consumi energetici complessivi e delle emissioni in atmosfera di gas serra.
Ad ulteriore completamento del piano, l’impresa ha installato presso il proprio stabilimento un sistema di monitoraggio energetico avanzato, costituito da una rete sensori e rilevatori che consentono di registrare i consumi dei principali i macchinari e gli impianti produttivi, permettendo di rilevare inefficienze e di dare atto a strategie di efficientamento.

Risultati raggiunti:
Complessivamente, grazie al nuovo impianto automatizzato, si è raggiunta una riduzione dei tempi di lavorazione con una diminuzione di oltre il 50% dell’energia impiegata per la produzione delle ante, oltre a raggiungere risultati rilevanti in termini di miglioramento dello sfruttamento dei materiali, con una riduzione degli sfridi e scarti prodotti.
Al contempo, gli interventi di efficientamento posti in atto hanno consentito di abbattere i consumi energetici per l’illuminazione degli ambienti di lavoro di oltre il 40% e di ridurre l’energia necessaria per il loro riscaldamento di oltre il 20%.